A SCUOLA COME ESSERI UMANI E NON COME MOBILI. L'IMPORTANZA DEL MOVIMENTO A SCUOLA

 

 

 

 

A SCUOLA COME ESSERI UMANI E NON COME MOBILI!

L'importanza del Movimento a Scuola

 

Lo scorso anno è nato il progetto ArteCrescere: Arte_Danza_Musicalità & Consapevolezza del Sé. Nelle scuole si sono realizzati i progetti del corso “ArteDanza_Musicalità & Consapevolezza: Il Corpo che Ascolta, che Danza che Suona”, con lo scopo di promuovere lo sviluppo armonico ed integrato della persona, esso si propone di sensibilizzare le istituzioni scolastiche sull'importanza di restituire un ruolo di centralità al corpo e al suo vissuto nell'esperienza d'apprendimento. Attraverso lo studio del movimento e la musica creativa, si vuole tutelare nei giovani l loro corpo vitale ed espressivo, che troppo spesso viene “inchiodato” ai banchi di scuola o davanti a tv e video games. Di frequente viene ignorato il fatto che la personalità portata a vivere attraverso l'esperienza corporea. Le Basi di ArteDanza sono poggiate sulla metodica di Rudolf Laban, ideatore della danza moderna educativa, che insisteva proprio sull'importanza dell'inserimento della danza nell'educazione scolastica e manifestava con forza il suo valore come attività atta a controbilanciare quella che dall'entrata alla scuola primaria rischia di diventare una vita fatta di automatismi motori. Infatti scrive “la futura felicità dei bambini dipende da una vita motoria ricca. Oggi è stato accertato che le abitudini moderne lavorative e la sedentarietà che inizia con la scolarizzazione, crea stati mentali nocivi e frustrazioni, di cui la nostra civiltà continuerà a soffrire se non verranno apportate delle forme di compensazione che allarghino ed integrino gli schemi di movimento del corpo”. Il corpo umano ha i suoi specifici bisogni per mantenersi in salute, se non viene utilizzato per le possibilità per cui è stato “progettato” ce lo comunica con il dolore. Procedendo nella vita compiendo esclusivamente movimenti finalizzati solo alle attività in cui ci si specializza, si perdono i circuiti cerebrali che consentono di eseguire tutto il resto del ventaglio di movimenti, che include anche cose semplici come stare in ginocchio o seduti in terra a gambe incrociate, alzarsi in modo elastico, ruotare il busto, ecc.

Lo yoga questo lo insegna da secoli attraverso le Asana che ricoprendo tutte le possibilità di movimento restituiscono al corpo elasticità, flessibilità, integrazione, salute e corrispondente armonia a livello mentale ed emozionale.

L'INAIL sta diffondendo un progetto che si chiama “ERGONOMIA SCUOLA”, scaricabile da internet gratuitamente; nel documento ci sono dati interessanti derivanti da studi certificati a livello medico-scientifico che evidenziano la stretta relazione fra patologie del sistema muscolo-scheletrico e infortuni sul lavoro, ma soprattutto rimarcano la coincidenza fra l'inizio dei sintomi di malattia e malformazione dell'apparato locomotore ed entrata in prima elementare. Dunque si vorrebbe sollecitare i Dirigenti Scolastici sull'urgenza di integrare quotidianamente (e per questo s'intende tutti i giorni e non 1 ora a settimana, come il curriculo scolastico prevede) il programma scolastico con attività di movimento, di preparare i propri insegnanti affinché durante le ore scolastiche provvedano a fare esercizi per la postura dei bambini ed evitino di farli stare per tempi troppo prolungati nella posizione seduta, la quale pare sia per il corpo la peggiore in assoluto. Secondo l'osteopata Marco Brazzo, rispetto alla posizione supina il carico sui dischi intervertebrali lombari raddoppia nella posizione eretta e quadruplica in posizione seduta ( si passa da 100 kg fino a 375!). Questo significa dischi intervertebrali che si logorano precocemente provocando schiacciamenti, ernie del disco, rachialgie e predisposizione a nevralgie periferiche (sciatalgie).

 

Possiamo ancora considerare “capricci” le manifestazioni di disagio di quei bambini dal sistema corpo-mente ancora intatto quando si ritrovano a disobbedire alla pretesa che stiano seduti dalle 5 alle 8 ore e vorrebbero che le lezioni scolastiche fossero maggiormente intervallate da momenti in cui è possibile muoversi e giocare in libertà?

 

Il mio invito è di iniziare a considerare che il crescente malessere e irrequietezza che si respira nelle aule scolastiche origini proprio da questo obbligare prematuramente i bambini all'immobilità fisica e ad abbandonare di colpo la via preferenziale che dalla nascita ai 5 anni hanno adottato per conoscere il mondo, per evolversi senza sforzo e nella gioia: IL GIOCO!

Non sapendo esprimersi verbalmente al meglio i piccoli manifesteranno i tanti disagi con i tanti comportamenti che la suola si sforza di sopprimere e combattere. Con la continua distrazione potrebbero voler indicare che l'insegnamento è divenuto troppo intellettivo: troppe nozioni saturano la mente che per tutelarsi rivolge l'attenzione altrove per ossigenarsi e prendere l'energia per continuare ad immagazzinare. Con il continuo alzarsi vorrebbero tutelare la salute del proprio corpo, con il continuo ritrovarsi a parlare e giocare con il compagno, vorrebbero tutelare il loro bisogno di socializzare, di giocare e svagarsi. Un corpo che soffre è un corpo che si carica di aggressività ed anche questo un problema nelle affollatissime aule odierne.

Se si prestasse ascolto al canto dell'anima che scorre dietro questi comportamenti dei bambini etichettati come “maleducati”, “pigri”, “non scolarizzati”, invece che rispondere con minacce e punizioni che non fanno che aggravare la situazione (spesso una classe irrequieta viene punita togliendogli anche la ricreazione!”) si potrebbero invece trovare delle soluzioni creative che soddisfano i bisogni di fare lezione degli insegnanti e di movimento degli studenti!

 

 

Manuela Gorni

Responsabile e Ideatrice

del Progetto ArteCrescere

 

 

Per approfondire:              https://prevenzionescuola.ispesl.it/documenti/ergonomiaascuola.pdf